L’avvocato e figlio del già presidente della Salernitana svela il simpatico aneddoto
Salerno. Lo schermo sullo sfondo proiettava le immagini più belle della (quasi) centenaria storia della Salernitana. Sul palco del teatro comunale di Coperchia (Pellezzano), a ripercorrerle, c’erano alcuni dei protagonisti di quelle pagine. Non solo l’ex patron Aniello Aliberti. Ma anche l’avvocato Michele Tedesco, figlio del già presidente granata Giuseppe e Luca Fusco, recordman di presenze con la società del cavalluccio marino. Tanti gli aneddoti raccontati nel corso della serata organizzata dalla Pro Loco di Pellezzano. Ma uno su tutti, legato alla stagione 2000/2001, ha strappato i sorrisi e gli applausi del pubblico presente in sala. «La Salernitana era in serie B e, tra l’altro, non navigavamo in acque tranquillissime. Fu organizzata un’udienza dal Papa. La squadra era già in ritiro alla Borghesiana, noi li raggiungemmo e andammo tutti in piazza San Pietro», ha raccontato l’avvocato Tedesco, coinvolgento nel simpatico siparietto Fusco che era il capitano di quella squadra. «Dopo la celebrazione – ha ricordato Tedesco -, mentre aspettavamo il nostro turno per andare da Giovanni Paolo II per la foto e la consegna dei doni, si avvicinò il vicario del Pontefice che era di Foggia. Ci disse: “Voi siete la Salernitana? Siete venuti perché state retrocedendo, eh? Tanto retrocedete”. Iniziarono tutti gli scongiuri. Poi quando tornammo alla Borghesiana i ragazzi fecero e allenamento. Fusco si ruppe la caviglia e dovette stare fermo due mesi».